Nuove foto aggiunte

La nuvola ricordo / che mi guardava a sera
rossa venendo. Dissi: / “Nuvola, così era
per me una volta. Rossa / nuvola nella sera
guardavo e non sapevo, / credevo quell’aurora
interminata. L’ora / venne per me. Che fai,
che aspetti, o solitaria / nuvola in cielo? Un attimo
trascorre, e più non sei / di quell’intatto rosa
ch’io seppi, famosa / felicità di un solo
attimo, non ricordo / quando, in che cielo.
O nuvola, non piangi / tu di spavento a entrare
nel vuoto lilla blu, / nel nero cielo? Sei
tu così bella, e passi. / o nuvola, non piangere,
ti prego, non sciupare / ribellandoti questa
necessità: passare.

Anna Maria Ortese da “Il porto di Toledo”.

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